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12 gennaio 2009

Diverse novità e tante, ma non sempre credibili, promesse ecologiche futuribili. Questo in sintesi il panorama offerto al Salone dell'auto di Detroit dai padroni di casa, cioè quelle che un tempo si definivano "big three" e che oggi sembrano un po' meno big e non si sa fino a quando destinate a rimanere three.
Cominciamo dal gigante Gm, che ha schierato l'intera galassia dei suoi marchi (è stata citata persino la Opel Insignia, fresca Auto dell'anno in Europa) affidando a un Rick Wagoneer forzatamente ottimista il compito di disegnare un futuro meno problematico. Oltre a confermare per il 2010 l'avvio della commercializzazione della Chevrolet Volt elettrica (con un piccolo motore a combustione che serve a ricaricare le batterie per estendere l'autonomia), ha presentato tre prime mondiali.

La prima è la Chevrolet Equinox, un crossover compatto dalle linee abbastanza gradevoli che promette, grazie al nuovo motore 2.4 a iniezione diretta di benzina, un'efficienza nei consumi migliorata del 25% rispetto alla precedente generazione, con una percorrenza autostradale di 30 miglia per gallone di benzina (7,8 litri per 100 km). Sarà in vendita negli Usa in estate. I motori previsti sono due, entrambi ovviamente (almeno per il mercato interno) a benzina: un 2.4 da 182 Cv e un 3.0 V6 da 255.

Stessa scadenza per la Cadillac Srx, nuova generazione del Suv compatto (secondo i parametri americani) proposta dal brand di lusso della Gm. Due i motori: quello standard è un V6 3.0 a iniezione diretta di benzina da 260 Cv, mentre il nuovo 2.8 turbo sempre a sei cilindri, eroga 300 cavalli e sarà disponibile a richiesta.
Infine, una berlina classica che non vedremo sulle nostre strade: la Buick Lacrosse è una quattro porte dai connotati stilistici moderni, con linee filanti che la avvicinano a un coupé. Andrà in produzione in estate nello stabilimento di Kansas City con tre livelli di allestimento e due motorizzazioni: un V6 3.0 da 255 Cv e un 3.6 sempre a sei cilindri con 280 Cv di potenza massima.

Anche Ford, pur annunciando un radioso futuro ecologico basato su ibridi di nuova generazione, ibridi plug-in e vetture elettriche, sul piano delle novità concrete continua a battere strade più familiari. E propone, con la Shelby GT500 – sia coupé che convertibile – quella che in fase di presentazione è stata definita la miglior Mustang di sempre: il suo poderoso V8 turbo intercooler di 5.4 litri è in grado di erogare 540 cavalli, forse un po' anacronistici per i tempi che corrono, ma degni dell'icona sportiva dell'ovale blu.

Certamente meno estrema ma più fruibile l'altra new entry, la nuova generazione della Taurus. Una berlina di grande successo negli Usa, sviluppata a tempo di record e con un'attenzione alla qualità che in Ford definiscono senza precedenti. E un pieno di soluzioni tecnologiche che, pur all'ordine del giorno su molte auto europee, rappresentano una sorpresa per il pubblico americano abituato a vetture medie piuttosto spartane per i nostri standard. Non ancora annunciata la gamma motori.
Niente nuovi prodotti ma tante buone intenzioni allo stand del gruppo Chrysler che ha presentato, come accade a ogni salone da alcuni mesi, tre nuove ipotesi (una per ciascun brand) ecologiche. Un'elettrica pura a elevate prestazioni come vuole l'immagine di marca è la Dodge Circuit: una coupé a due posti in grado di percorrere da 241 a 322 km con un pieno di elettricità, ricaricandosi da una presa di corrente e raggiungendo i 193 km orari di velovcità massima. Sono invece elettriche del tipo "extended range" (un piccolo motore a benzina serve a ricaricare le batterie) sia la Jeep Patriot Ev a trazione integrale (400 miglia di autonomia, 40 in sola modalità elettrica), sia la Chrysler 200C Ev che garantisce la medesima autonomia ma è una aggressiva e sportiveggiante berlina.

Se dalle buone intenzioni si vuole passare alla realtà "verde", meglio dare un'occhiata agli stand delle case giapponesi "superstiti" (Mitsubishi, Nissan e Suzuki hanno infatti dato forfait). Toyota ha infatti portato a Detroit la terza, e interamente nuova, generazione della Prius, inconfondibile nell'aspetto ma caratterizzata da una tecnologia ibrida ancora più evoluta. Mentre il suo marchio di lusso Lexus ha sopreso con la HS250h, prima vettura della sua gamma disponibile soltanto con alimentazione ibrida, ricca di tecnologia evoluta e destinata a inserirsi tra la "piccola" IS e la vice ammiraglia GS. Gli automobilisti americani potranno ordinarla subito dopo l'estate. Honda infine presenta la Insight Ibrida, vettura ben diversa (è una normale berlina compatta il cui look ricorda la Civic) e più fruibile dell'omonima antenata che aveva rappresentato il primo passo della casa nel mondo dell'ibrido.
Novità a raffica e di grande interesse anche da parte dei costruttori europei, gli unici a sfoggiare presentazioni "vecchio stile", condite da un contorno spettacolare che è sempre stato tipico i Detroit, almeno finché la "madre di tutte le crisi" non ha iniziato a mordere.
  CONTINUA ...»

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